Agnese, neolaureata in Medicina, e Giulia, ormai vicina alla laurea, sono state ad Arua in Uganda fra metà agosto e settembre 2018 mettendo la loro esperienza a disposizione del dispensario medico gestito dalle Suore Comboniane guidate da suor Paola.

Questo è il racconto della loro esperienza scritto quando sono tornate in Italia.

 

Siamo partite per il nostro servizio di volontariato ad Arua avvolte da una sensazione di incertezza e ansia che è magicamente scomparsa poche ore dopo il nostro arrivo. L’accoglienza di Suor Paola, Suor Severina, Suor Rachel, Suor Jessica e Suor Laurence ci ha fatto sentire subito come a casa.

L’Ediofe Health Center di Arua è un luogo di quiete e accoglienza che rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità locale, non solo per gli aspetti più strettamente legati alle urgenze mediche ma per la continuità assistenziale sulla quale possono contare le persone più fragili: le donne e i bambini.

Ogni mercoledì mattina si forma una lunga e caotica fila di giovani madri, nonne, zie, amiche, provenienti da villaggi distanti anche molti chilometri, venute per ricevere le scorte alimentari per la settimana e un pasto per i loro bambini. In questa occasione ogni piccolo viene pesato per verificare i progressi fatti.

I bambini più a rischio sono i gemelli e gli orfani, che non hanno l’opportunità di ricevere il prezioso latte materno in quantità sufficiente. Non dimenticheremo mai il pianto disperato di Hope, una bimba denutrita, abbandonata dalla madre, e gli occhi sconfortati della nonna arrivata lì in cerca di aiuto. Durante la nostra permanenza all’Ediofe Health Center abbiamo potuto comprendere come il programma per la malnutrizione costituisca un prezioso e concreto aiuto per il futuro della gente di Arua.