Nei paesi in via di sviluppo 1 bambino su 3 è affetto da malnutrizione, che causa il 35% delle morti tra i bambini sotto i 5 anni e rende vulnerabile la salute dei piccoli fino a essere responsabile, nell’11% dei casi, della maggiore esposizione alle malattie infantili (dati UNICEF).
Nell’Africa sub-sahariana la malnutrizione è uno dei problemi infantili più gravi. Può essere acuta, e in questo caso è caratterizzata da una rapida perdita di peso, o cronica e caratterizzata da una scarsa crescita del bambino se rapportata alla sua età. Inoltre, condiziona lo sviluppo fisico e intellettivo del bambino ed è la causa di una resistenza limitata alle malattie.

La malnutrizione danneggia il corpo e la crescita della persona nella società

Spiega Margherita Bonino, neuropsichiatra infantile e membro del Consiglio direttivo della Fondazione Maria Bonino, che i bambini cresciuti in condizioni caratterizzate da povertà, limitato accesso alla scolarizzazione precoce, assenza di cure attente, deprivazione nutrizionale e infezioni, sono esposti a un rischio sociale, e di salute, il cui impatto ha una ricaduta su tutta l’esistenza, con conseguenze che si manifestano dal ritardo dello sviluppo psicomotorio allo scarso rendimento scolastico, allo sviluppo di malattie croniche e di patologia mentale, alla scarsa produttività economica.

Si stima che nei paesi sottosviluppati, circa un terzo dei bambini sotto i 5 anni rischi di non raggiungere il proprio potenziale di sviluppo a causa della povertà e del rallentamento della crescita. Inoltre, i bambini che nei primi 5 anni di vita rimangono indietro rispetto alle proprie aspettative di sviluppo sono a loro volta a rischio di sviluppare problemi di apprendimento e socio-emotivi all’ingresso della scuola primaria.

Possono essere danneggiati l’apprendimento e la memoria

Nonostante il grosso dello sviluppo cerebrale avvenga dalle prime settimane dopo il concepimento al primo anno di vita, prosegue Margherita Bonino, l’alimentazione e l’infiammazione durante l’infanzia possono influenzare il numero di sinapsi e l’integrità della mielina con conseguenze a carico degli apprendimenti, della memoria e delle funzioni esecutive.

L’insicurezza alimentare e l’accesso inadeguato ad una dieta varia, sana e nutrizionalmente adeguata hanno un impatto sul neurosviluppo a causa del non equilibrato apporto di macro nutrienti, cioè di carboidrati e grassi, e di micro nutrienti come la vitamina B12, lo iodio, il ferro, lo zinco, che sono fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso.

Pertanto i bambini in età scolare, cresciuti in contesti di insicurezza alimentare, sono a rischio di sviluppare problemi didattici e comportamentali correlati alla mancanza di nutrienti e allo stress associato all’inadeguato apporto alimentare.

I bambini con disabilità sono esposti a un rischio maggiore di deficit nutrizionale

Importante notare come i bambini con disabilità siano esposti ad un maggior rischio di deficit nutrizionali a causa delle eventuali difficoltà ad alimentarsi e delle minori opportunità di accesso all’educazione, nonché della tendenza a lasciare in disparte questi bambini favorendo quelli senza disabilità.

Va inoltre osservato che, tanto quanto la ridotta nutrizione, anche l’eccessiva nutrizione e l’obesità si associano a problemi cognitivi. Oltre ad un’adeguata nutrizione si è osservato che il neurosviluppo è fortemente dipendente da un accudimento attento e da una precoce scolarizzazione.

Pertanto interventi che integrino la corretta alimentazione con il favorimento di un accudimento attento e di un’accesso alla scuola precoce sono raccomandati, mostrando evidenze di maggior impatto sui risultati cognitivi rispetto ai singoli interventi non integrati.


Nella fotografia i cuochi dell’Ospedale pediatrico di Sokponta, in Benin, distribuiscono il pasto per i bambini malnutriti. A partire dal 2021, grazie al progetto “Un pasto per tutti i ricoverati”, beneficiano della cucina interna anche tutti i bimbi ricoverati e affetti da malattie come malaria, diarrea, polmonite o altre infezioni.

Negli Ospedali africani, di solito, sono le mamme a cucinare per i figli ricoverati utilizzando gli ingredienti portati quotidianamente dai mariti o dai familiari. Ora è l’Ospedale pediatrico di Sokponta a gestire la preparazione dei pasti grazie a una cucina interna attrezzata.

Il programma di finanziamento del progetto di cura della malnutrizione cronica e acuta in Benin, nato dalla collaborazione con l’Abbraccio Onlus Associazione di Volontariato di Fubine e la Cooperativa Sociale Minerva, è iniziato il 1 aprile 2019.