Un momento della riunione formativa, nel villaggio di Oussi in Benin, delle donne chiamate referenti per la salute, le animatrici, che fanno parte di un gruppo formato nel 2016. Erano presenti anche Maria Pia Caprini, presidente della Cooperativa Sociale Minerva Onlus, Giuseppe Di Menza, presidente dell’Abbraccio Onlus Associazione di Volontariato di Fubine e Marisa Bechaz, membro del comitato scientifico della Fondazione Maria Bonino.

Che cosa fanno le referenti per la salute?

Le referenti per la salute sono 28, appartengono a 2 diverse aree geografiche e provengono dai rispettivi villaggi all’interno dei quali godono di autorevolezza. Il loro ruolo è di affiancamento della nutrizionista Haniel Montcho. Insieme a lei, una volta al mese, cucinano il porridge coinvolgendo anche le mamme alle quali insegnano come ottenere un cibo ricco di nutrienti per i loro figli utilizzando i prodotti locali. Quando il porridge è cotto mangiano tutti insieme, adulti e bambini. Durante l’attesa le animatrici aiutano la nutrizionista Haniel Montcho a pesare i bimbi mentre quest’ultima dà consigli alle mamme sulla dieta che i loro figli devono seguire soprattutto quando sono malnutriti e, se la malnutrizione è severa, provvede a farli trasportare in Ospedale dove sono curati gratuitamente grazie all’Abbraccio Onlus Associazione di Volontariato di Fubine.

Dove lavorano le 28 donne referenti per la salute?

Le donne si recano in ospedale per fare formazione ma il loro lavoro si svolge nei villaggi. Qui trasferiscono informazioni utili alle mamme sull’alimentazione dei bambini e contattano la nutrizionista Haniel Montcho quando ci sono casi di malnutrizione che non sanno trattare. Hanno richiesto un ciclo di incontri formativi, iniziato da tre mesi, per definire il loro ruolo all’interno del processo di cura che coinvolge Ospedale e territorio.

Come vengono selezionate?

Sono i capi villaggio che autorizzano la partecipazione delle donne al gruppo delle referenti per la salute dopo avere parlato con i mariti. Ciascun villaggio sceglie due donne e i requisiti per poter ricoprire il ruolo sono la conoscenza della lingua francese per una candidata e l’essere la persona che aiuta le donne a partorire per l’altra. Ricevono una piccola retribuzione mensile pari a 3 euro, certamente un riconoscimento economico basso ma molto importante per loro. Si spostano verso l’ospedale con mezzi pubblici o privati pagati dalla Cooperativa Minerva grazie all’argent de poche, il denaro per piccole spese, e al centro formativo hanno il pasto gratuito.

Il programma di finanziamento del progetto di cura della malnutrizione cronica e acuta in Benin è nato dalla collaborazione della Fondazione Maria Bonino con l’Abbraccio Onlus Associazione di Volontariato di Fubine, che opera sul territorio dal 2006, e la Cooperativa Sociale Minerva. E’ iniziato il 1 aprile 2019.

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