Per contrastare la malnutrizione infantile in Benin i bambini, ricoverati all’Ospedale Pediatrico di Sokpontà, ricevono un mix di nutrienti iperproteici e le mamme imparano come alimentarli correttamente.
Il 1 aprile 2019 è iniziato il progetto di screening e cura della malnutrizione infantile cronica e acuta presso l’Ospedale Pediatrico di Sokpontà in Benin (Africa Centro-Occidentale). La Fondazione Maria Bonino finanzia interamente il progetto, nato dalla collaborazione con l’Abbraccio Onlus Associazione di Volontariato di Fubine, attiva sul territorio dal 2006, e con la Cooperativa Sociale Minerva.
Il progetto prevede lo screening di tutti i bambini ricoverati utilizzando le tabelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e i protocolli adottati dalla Sanità del Benin e la successiva presa in carico dei bambini malnutriti che arrivano all’Ospedale Pediatrico di Sokpontà, nel Comune di Glazoué. La dieta è a base di latti speciali (come da indicazioni dell’OMS), creme e biscotti ipercalorici ad alto contenuto nutritivo che vengono prodotti localmente e testati da nutrizionisti canadesi.
Qual è l’impegno preso dalla Fondazione Maria Bonino?
La Fondazione Maria Bonino acquista tutto il necessario per la preparazione dei pasti e retribuisce la nutrizionista locale che collabora con Nutrition sans Frontières. Quest’ultima è stata selezionata per il progetto proprio dall’Organizzazione Umanitaria Canadese che si occupa di contrasto alla malnutrizione infantile severa e che è capace di mettere in grave pericolo la salute e lo sviluppo psico-fisico dei bambini che ne sono affetti.
All’interno dell’ Ospedale Pediatrico di Sokpontà in Benin la nutrizionista si occupa della formazione degli operatori in servizio, della supervisione della preparazione dei latti speciali, e dei pasti cucinati dagli operatori e di fornire alle mamme dei bambini ricoverati informazioni utili sulla dieta da seguire per i propri figli dopo il ricovero. Infine, monitora con controlli periodici i piccoli pazienti dopo le dimissioni.
Per le famiglia che abitano nei villaggi più lontani e che, dopo le dimissioni, hanno come centro ospedaliero di riferimento l’Ospedale pediatrico di Sokpontà la nutrizionista fornisce anche assistenza a domicilio individuando la giusta dieta per i loro bambini e monitorando che la somministrazione dei pasti sia adeguata.
Anche in questa fase del progetto vengono raccolti dati sulla malnutrizione infantile allo scopo di programmare, sempre meglio, gli interventi necessari.
La Missione medica di Marco Debernardi e Marisa Bechaz
“Arrivati a Sokpontà, percorrendo strade non facili a causa della pioggia, siamo stati accolti dai medici e dai volontari dell’Abbraccio Onlus e della Cooperativa Sociale Minerva, che ci aspettavano insieme ai bambini mentre le donne aiutavano a trasportare quanto avevamo portato”. E’ iniziato così il racconto della missione medica in Benin che Marco Debernardi e Marisa Bechaz, componenti del Comitato Scientifico della Fondazione Maria Bonino, hanno fatto nel 2019 e che hanno presentato durante il convegno di fine anno portando tutti, dopo appena una manciata di parole, in Benin “dove coesistono 50 lingue locali mentre quella ufficiale è il francese e il tasso di alfabetizzazione è del 38 per cento con una prevalenza maschile superiore al 70 per cento”. Durante la missione hanno visitato bambini e adulti e si sono confrontati con il personale medico locale sui protocolli diagnostici e terapeutici per le patologie più frequenti sul territorio. Hanno poi presentato il lavoro di rete attivo sul territorio. Marisa negli anni a seguire è sempre stata in Benin almeno una volta all’anno per monitorare il progetto e, a distanza di qualche anno dall’inizio del progetto ha commentato: “XXX”
L’importante lavoro della Rete sanitaria, educativa e sociale contro la malnutrizione infantile
La cura della malnutrizione infantile in Benin, all’Ospedale Pediatrico di Sokpontà, è un progetto supportato dalla Fondazione Maria Bonino che si colloca all’interno di un’ampia rete sanitaria, educativa e sociale.
Nel 2006 l’associazione “L’Abbraccio Onlus” ha realizzato la scuola primaria che accoglie 250 bambini, il college per 40 bambine e la scuola materna. Nel 2010 ha inaugurato l’Ospedale Pediatrico oggi dotato del Reparto di Chirurgia pediatrica e della Neonatologia.
Nel marzo 2012 hanno acquistato un pezzo di terreno agricolo vicino a Sokpontà ad è stata costruita una azienda agricola integrata con lo scopo di coltivare cibo, allevare animali e trasformare i prodotti ottenuti per l’alimentazione in ospedale.
Nel 2015 è iniziata la collaborazione con la “Cooperativa Sociale Minerva” per la realizzazione di progetti di contrasto all’abbandono scolastico, progetti socio-educativi rivolti ad adolescenti e giovani, di educazione alla salute materno infantile e di sostegno all’occupazione femminile.
Il lavoro svolto dalla Rete si è rivelato fondamentale per la crescita della comunità
Il lavoro svolto dalla Rete sanitaria, educativa e sociale prevede la formazione in materia sanitaria delle donne che hanno così la possibilità, grazie all’esperienza acquisita, di diventare un punto di riferimento per le giovani mamme. Consigliano quali sono i controlli clinici da effettuare durante la gravidanza, forniscono suggerimenti sull’alimentazione delle mamme e su come adottare uno sano stile di vita. Infine, condividono consigli sull’allattamento al seno e sull’alimentazione del bambino.
In un Paese in cui le gravidanze in giovane età sono numerose è importante informare le persone sui rischi clinici, ma anche su quelli sociali che ciò comporta infatti le giovani donne che abbandonano gli studi a causa di una gravidanza limitano la crescita e lo sviluppo della comunità in cui vivono. Studiare è fondamentale per scegliere una maternità consapevole, per riconoscere quali sono le persone competenti che possono fornire consigli corretti sulla maternità e per cambiare le convinzioni culturali come quelle che giustificano la violenza sulle donne. Infine, aumenta la capacità di cercare e trovare lavori retribuiti correttamente in modo da essere in grado di garantire una stabilità economica alla famiglia.
Il sostegno all’occupazione femminile prevede l’inserimento delle donne nel reparto di panetteria dell’azienda agricola in cui loro stesse producono i biscotti iperproteici per l’integrazione alimentare dei bambini ricoverati all’Ospedale Pediatrico di Sokpontà. La Rete sanitaria, educativa e sociale è un modello virtuoso e indispensabile per la crescita della comunità.
Il progetto cresce rapidamente e dal 2021 sosteniamo anche il progetto “Un pasto per tutti i ricoverati”
Fino ad oggi all’Ospedale Pediatrico di Sokpontà sono stati ricoverati mensilmente da 120 a 140 bambini per patologie come malaria, polmonite, gastroenteriti gravi, insufficienza renale, meningite e il 30% di loro è risultato essere anche gravemente malnutrito.
Dal 2021 la Fondazione Maria Bonino ha sostenuto anche il progetto “Un pasto per tutti i ricoverati”, grazie al quale sia i bambini malnutriti sia i bambini ricoverati potevano usufruire di un pasto giornaliero. Nel 2024, a causa di una sempre più forte necessità La Fondazione ha deciso di somministrare anche il secondo pasto giornaliero serale a tutti i bambini ricoverati in pediatria e in neonatologia e alle loro mamme. I risultati sono incoraggianti e si è notato da subito un miglioramento degli indicatori ospedalieri (calcolato in base ai decessi, agli abbandoni e alle guarigioni).
Nei villaggi seguiti dai progetti sponsorizzati dalla Fondazione Maria Bonino sono in nettissima riduzione il numero di bambini ricoverati per malnutrizione tanto da averci indotto a prenderne in carico di nuovi.
La prevenzione deve iniziare dalla formazione delle donne nei villaggi
I risultati indicano che la prevenzione della malnutrizione infantile deve iniziare dalla formazione delle donne nei villaggi. A loro vengono fornite le informazioni puntuali sulle cause della malnutrizione, aumentando così le loro competenze nel riconoscerne i segni clinici. Vengono promossi l’allattamento al seno e le diete con prodotti locali, informando le mamme sulle necessita di buone pratiche nell’alimentazione del neonato e del lattante. Infine, vengono fornite informazioni sull’igiene degli alimenti e dimostrazioni pratiche su come cucinare pasti nutrienti (séance de cuisine).
L’identificazione precoce dei malnutriti utilizzando i criteri dell’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel definire la MAS (malnutrizione acuta severa) e il ricovero precoce sono fondamentali per la cura dei bambini che soffrono di questa malattia.
Perché investire sulla malnutrizione infantile?
Il persistere della malnutrizione ha effetti negativi sulla morbilità e mortalità dei bambini che ne sono affetti e nega loro il diritto di crescere in modo sano e in condizioni di libertà e dignità. La malnutrizione cronica è un freno allo sviluppo economico e sociale (in termini economici è stimata una perdita del PIL tra l’8% e il 20%).
Prevenire le cause di questa malattia permette di ridurre le diseguaglianze.
Leggi anche: La malnutrizione infantile in Benin e la presenza del Coronavirus

“E’ semplicemente inconcepibile che dei bambini muoiano di fame per l’ignoranza dei loro genitori.”
Haniel Montcho
Tutti i report del progetto sono visionabili scrivendo a info@fondazionemariabonino.it