Fashion show al Centro Baba Oreste di Dar Es Salaam in Tanzania

2023-03-31T16:29:16+02:0031 Mar 2023 |

“Fashion show” per la Giornata mondiale della Sindrome di Down al Centro Baba Oreste. Lo scopo è stato quello di sensibilizzare la popolazione sulla disabilità, che nella maggior parte dei paesi africani è considerata una punizione di Dio e per questo guardata con vergogna. I bambini e i ragazzi che frequentano il centro hanno sfilato come veri modelli, con disinvoltura e bravura.

La borsa di studio che ha permesso a Betty di laurearsi

2022-12-23T08:30:07+01:0022 Dic 2022 |

Grazie alla borsa di studio della Fondazione Maria Bonino, il 3 dicembre scorso Betty si è laureata in medicina. Ha iniziato l’anno di praticantato, che è obbligatorio prima di scegliere il percorso specialistico, al Muhimbili National Hospital di Dar es Salaam, il maggiore Ospedale Tanzaniano per posti letto e per reparti specialistici. «Mentre frequentavo le scuole superiori avrei voluto iscrivermi alla Facoltà di ingegneria», spiega Betty «ma qui è molto difficile riuscire a trovare lavoro come ingegnere se non si può contare su  una rete di contatti capace di garantire l’inserimento nel mondo del lavoro».

A Dar es Salaam la marcia di sensibilizzazione sulla disabilità

2021-01-06T17:26:41+01:0016 Dic 2020 |

Lo scorso 3 dicembre il Centro Kituo Cha Baba Oreste ha organizzato a Dar es Salaam, in Tanzania, la marcia di sensibilizzazione in occasione della giornata mondiale sulla disabilità. In un paese che guarda alla disabilità come a una punizione di Dio e con vergogna il motto è stato: Sono ok così come sono e ho diritto. In swahili Niko visuri jinsi, Nina Haki.

Una giornata al Centro Baba Oreste in Tanzania

2021-01-06T17:38:13+01:0022 Set 2020 |

Il Centro Baba Oreste, a Dar Es Salaam in Tanzania, accoglie i bambini e i ragazzi disabili. Ha riaperto le porte, terminato il lockdown, all’inizio di luglio e benché il governo locale abbia dichiarato la Tanzania Covid free, i responsabili del Centro hanno acquistato un termoscanner per misurare la temperatura a tutti prima dell’ingresso alle 7.30 del mattino. Questa accoglienza quotidiana sottrae i bambini al rischio di diventare ragazzi di strada indifesi e vittime di abusi.

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