Per le mamme e i bambini dell’ultimo miglio

Ci impegniamo a raggiungere con interventi sanitari efficaci, e insieme rispettosi della cultura locale, le popolazioni che vivono negli angoli più remoti e meno sviluppati della terra. Contribuiamo a raggiungere un significativo miglioramento delle condizioni di vita e di salute di tanti bambini e tante mamme dell’ultimo miglio.

I distretti di Hamer e Dasenech nella South Omo Zone (Sud Etiopia) sono abitati da pastori nomadi o seminomadi, con un bassissimo livello di sviluppo socio-economico e di scolarizzazione.
L’accesso ai presidi sanitari è molto difficile (all’avvio del progetto la percentuale era dello 0.4%). In particolare, per le mamme e i bambini delle tribù l’assistenza sanitaria è più che precaria. I centri di salute periferici sono per lo più inadeguati e privi degli equipaggiamenti più elementari come acqua ed energia elettrica, oltre che sprovvisti di personale qualificato.

Il progetto, avviato nel 2014 con Medici con l’Africa Cuamm come partner locale, si è concentrato nella riabilitazione di sei centri di salute periferici, ristrutturandone i locali fatiscenti e inadeguati, dotandoli dei necessari presidi sanitari e assicurandone l’approvvigionamento di acqua e luce. Sono inoltre state costruite o riabilitate delle “case di attesa” che, al pari di quella di Damba in Angola, ospitano donne gravide che qui vengono accolte e seguite prima del parto. È stato inoltre potenziato il servizio di ambulanza per il raccordo tra villaggi e centri di salute.
Sono stati fatti anche corsi di formazione e di aggiornamento per il personale che opera nei centri di salute e presso le comunità, in qualità di operatori sanitari periferici, con particolare riguardo alla salute materno-infantile (vaccinazioni, assistenza pre-natale, assistenza al parto e alle cure post-natali). Beneficiari del progetto sono state circa 30.000 donne in età fertile e 4.000 bambini sotto l’anno di età.
Al progetto South Omo sono stati destinati i proventi raccolti con il 5 per mille del 2015, 2016 e 2017.

I risultati ottenuti a conclusione del sostegno da parte della Fondazione Maria Bonino a fine 2017 indicano un buon raggiungimento degli obiettivi soprattutto per le comunità Dasenech, le più ricettive: qui i parti assistiti sono aumentati, con grande beneficio delle mamme e dei neonati, mentre le cure prenatali devo essere ancora rafforzate. Nell’ultimo anno si sono condotti ben 9 corsi specifici teorici per il personale sanitario e il personale che opera nelle comunità (i local workers), oltre a un affiancamento “on the job”, di tipo pratico, nell’attività quotidiana. Per le attrezzature sanitarie fornite ai centri si è inteso sviluppare la “cultura della manutenzione”, insegnando impegno e tecnica nella riparazione degli strumenti poco considerata in Africa. Ciò si inquadra in un approccio degli interventi efficace, in quanto, insieme alla formazione del personale locale, dilata l’azione nel tempo con effetto duraturo e si concretizza in un effettivo beneficio stabile per le popolazioni.

A progetto concluso, Pietro Bertoglio membro del Consiglio direttivo della Fondazione Maria Bonino, ha visitato la South Omo zone per verificare sul campo gli esiti dell’intervento. Ecco il racconto di Pietro.