Maria Bonino scrisse una breve lettera alla famiglia in cui descrive l’Angola e la sua capitale Luanda, città in cui fece tappa nel 2003 prima di arrivare a Uige. Qui avrebbe lavorato nel reparto di pediatria dell’Ospedale provinciale locale. Ascoltando le sue parole capiamo l’amore che nutriva per l’Africa e per le vite fragili che con tanta determinazione ha curato.
E’ la drammatica realtà sanitaria, che lei stessa descrive, a fare intuire le ragioni del suo impegno: «L’Angola è un Paese vasto quattro volte l’Italia, con una popolazione di dodici milioni di abitanti e un tasso di mortalità infantile molto alto. Quasi un bambino su tre non arriva a compiere i cinque anni mentre la mortalità ospedaliera è del sedici per cento, inaccettabilmente alta e legata sia alla gravità dei casi sia alla carenza dei servizi offerti».
In questo episodio del podcast Giovanni Crestani, membro del Comitato scientifico della Fondazione, racconta la vita di Maria Bonino in Africa e il lavoro svolto insieme al Consolata Hospital di Ikonda, in Tanzania.