Sostegno al Centro sanitario di Anonkua-Kouté

Obiettivo del progetto è stato il rafforzamento delle attività di prevenzione e cura della malnutrizione infantile e di assistenza medica ai bambini.


Luogo d’intervento il centro sanitario di Anonkua-Kouté, situato alla periferia di Abidjan, la principale città economica e commerciale della Costa d’Avorio, sede del governo, situata nel Sud del Paese. La Costa d’Avorio, qualche decennio fa era uno degli Stati economicamente più sviluppati dell’Africa Occidentale ma, attraversata da una grave guerra civile è precipitata in una situazione di grande instabilità, che ha accentuato fortemente povertà e disagio della popolazione. L’alta incidenza della malnutrizione infantile, la presenza della malaria e dell’HIV ne fanno oggi un Paese che condivide in pieno i drammatici problemi di tutta l’Africa sub-sahariana.

Partner locale: Solidarmondo, che da tempo collabora con le Suore della Provvidenza nel sostegno e nella gestione del Centro di Anonkoua-Koutè.

L’intervento della Fondazione Maria Bonino è stato rivolto in particolare:

  • al recupero dei bambini colpiti da grave malnutrizione
  • all’allattamento di bambini orfani o di madri sieropositive
  • all’assistenza medica pediatrica per cure intensive.

L’attività di recupero dei bambini malnutriti ha previsto interventi della durata di qualche mese, oltre all’educazione alimentare per mamme e tutrici. Iniziato nel settembre 2008 il progetto si è concluso il 31 agosto 2009. Grazie al nostro sostegno, l’incremento della capacità di accoglienza del Centro di Anonkoua-Koutè nei riguardi dei piccoli pazienti da 0 a 12 anni è stato del 19% con 322 bambini in più seguiti nel corso del 2009. In particolare i neonati hanno beneficiato di interventi di allattamento artificiale (nel caso di siero-positività all’HIV delle madri); i bimbi malnutriti hanno ricevuto trattamenti di recupero nutrizionale, e tutti quanti hanno goduto di un rafforzamento delle cure mediche, soprattutto intensive, e di eventuali osservazioni specialistiche.

Il costo del progetto è stato di 23.000 euro.